Papa Francesco, al termine dell’Angelus di domenica 18 ottobre 2020, ha parlato dei 18 pescatori di Mazara del Vallo che sono rinchiusi nel carcere di El Kuefia, a 15 km a sud est da Bengasi. «Desidero rivolgere una parola di incoraggiamento e di sostegno ai pescatori fermati da più di un mese in Libia – ha detto Papa Francesco – ma anche ai familiari che, affidandosi a Maria Stella del mare, possano mantenere viva la speranza di poter riabbracciare presto i loro cari». Il Pontefice ha detto: «Preghiamo in silenzio per i pescatori e per la Libia».
Intanto i familiari dei pescatori continuano la loro protesta sia a Roma (davanti Montecitorio) che nell’aula consiliare del Comune di Mazara del Vallo. Per non far abbassare l’attenzione sul caso che vede coinvolti i 18 pescatori, ieri è intervenuta anche l’Ugl.
Nel silenzio religioso, innalziamo un’umile preghiera, affinché, i 18 marittimi chiusi nel carcere in Libia vengono rilasciati e restituiti alla libertà, questa preghiera silente arriva con l’intercessione della Vergine Maria nel cuore del buon Dio.