A cura di Enzo Gabrieli
Un sorrido del Sud
[Edizione: I quaderni di Parola di Vita]
(Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, Centro culturale mons. Umberto Altomare – Rogliano 2014)
Nel centenario della nascita del Vescovo Umberto Luciano Altomare, la realizzazione di un libro che lo ricordi, è per tutti noi dono e occasione di memoria “grata” per questa persona straordinaria, che nella sua normalità di uomo di Dio, oggi vogliamo proporre come esempio e modello di vita e vocazione. La storia di quest’uomo è quella di un uomo della Chiesa, vicino alla sua gente, ai bisogni della persona, sensibile alla promozione umana e alle necessità materiali e sprirituali di ogni individuo; uomo semplice, diretto, sorridente, «la casa del vescovo – amava ripetere – deve essere aperta a tutti e deve essere di vetro perché tutti possono guardarci dentro». Partecipò al Concilio Vaticano II e con gioia e con entusiasmo ne accolse le indicazioni pastorali, fu anche un grande conoscitore degli insegnamenti del Concilio e ne un grande testimone; con la sua persona, la sua storia, la sua stessa figura fisica egli infatti riuscì ad assicurare continuità con la tradizione e a trasmettere il nuovo spirito conciliare. Il Vescovo di Teggiano-Policastro, mons. De Luca, ricorda il fattivo impegno di mons. Altomare proprio nella non facile stagione all’indomani del Concilio con queste parole che mi piace riportare: «un uomo libero, gentile e generoso, che coltivava l’arte del dialogo, un uomo capace di ascoltare tutti». Monsignor Umberto Luciano Altomare fu educatore instancabile, pastore e sacerdote in ogni momento vissuto nel suo ministero episcopale, un ministero contrassegnato dalla semplicità e umanità. Questo libro non presenta tuttavia una biografia ordinata e minuziosa del Vescovo, ma raccoglie una serie di testimonianze di chi con lui ha condiviso esperienze vissute nella via del vangelo; è stato l’Arcivescovo, monsignor Salvatore Nunnari a chiedere che con un libro venisse ricordato questo figlio illustre dell’Arcidiocesi di Cosenza-Brignano, dedicandogli, proprio uno degli annuali quaderni del settimanale “Parola di vita”. «Profondo conoscitore del Mezzogiorno – scrive l’autore – questo Vescovo ha saputo coniugare l’amore per la sua terra con una incisiva azione pastorale per certi versi preconizzante i tempi». Il Vescovo Altomare con la sua presenza ha onorato anche la Diocesi di Mazara del Vallo: nel 1960, infatti, a causa delle precarie condizioni di salute di mons. Gioacchino Di Leo, Sua Santità Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli) lo assegnò d’ufficio, come ausiliare; due anni dopo ebbe poi la nomina a Vescovo di Muro Lucano e, nel 1970, a Teggiano dove rimase sino alla improvvisa scomparsa, avvenuta il 3 febbraio 1986. Di grande rilievo é nel libro tutto il materiale fotografico raccolto, che rappresenta una memorabile miniera di ricordi dell’operato e di tutta la vita di questo pastore così amato dalla gente. Bellissime le lettere presenti nel libro ed i ricordi dei suoi più cari amici e collaboratori che mirano a sottolineare la sua vicinanza costante ai presbiteri, anche con quelli che si definivano a quel tempo “i preti del dissenso”, che egli ascoltò sempre e continuò ad amare fino alla fine; le lettere mettono in luce anche la sua vicinanza agli ammalati, ai bambini e a chiunque lo avvicinasse in cerca di conforto. Don Umberto era uomo caldo, un sacerdote con il fuoco dentro, tuttavia era un Vescovo pacato ed equilibrato nelle decisioni, deciso e compassionevole, prudente e appassionato al tempo stesso. Questo libro, sicuramente, rappresenta un devoto omaggio ad un grande uomo profondamente credente a un Vescovo amatissimo, che ha sicuramente saputo lasciare nella nostra Chiesa l’impronta forte e leggibile del Vangelo e che ha fatto della Chiesa stessa una scuola di semplicità di vita e di assoluta bellezza.
Maria Cristina Gallo