È stato ufficialmente presentato a Mazara del Vallo il Centro interconfessionale di Studi “Unitatis Redintegratio”, nato nel 2020 in risposta all’invito di Papa Francesco a incentivare l’ecumenismo spirituale e relazionale, con l’obiettivo di offrire a tutti i cristiani, cattolici e non cattolici, opportunità di ascolto, reciproca frequentazione e dialogo su argomenti comuni, al di fuori da ogni disputa di carattere dottrinale. Ne fanno parte non solo fedeli cattolici di ogni stato di vita (che costituiscono sempre la maggioranza degli associati) formati alle nuove pedagogie del dialogo ecumenico, ma è aperto funzionalmente anche a cristiani di diverse appartenenze ecclesiali che intendono cooperare in modo positivo e con lo spirito di servizio proprio della vocazione cristiana per esaudire la preghiera di Cristo perché i credenti in lui «siano una cosa sola affinché il mondo creda».
I suoi membri provengono in gran parte dal Movimento Pentecostale, che abbraccia sia i cattolici che i protestanti, fino agli ortodossi di varie Chiese autocefale ed esarcati. Il Centro, pur essendo soggetto autonomo, si riconosce particolarmente unito, per carisma e scopi, con la Fraternità Cattolica Betlemme di Efrata per il fatto di essere stato creato in risposta ad analoghe esigenze spirituali e soprattutto per il fatto di condividere con quest’ultima l’impegno per il dialogo e l’unità tra i cristiani. In quanto ha ottenuto la recognitio con Decreto del Vescovo di Mazara del Vallo del 21 aprile 2020, il CIS opera poi alla stregua di un’associazione interconfessionale costituita secondo la normativa canonica. A presiedere il Centro, in rappresentanza dei cattolici, è stato chiamato Antonio Ingoglia mentre ne sarà vice direttore, quale rappresentante dei non cattolici, la pastora toscana Elena Posarelli del ministero nazionale “Case di Pace”.