[AL VOTO] Alle urne per sindaco e consiglieri con gli effetti della nuova legge

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Questa settimana è ancora tempo di campagna elettorale. E saranno gli ultimi giorni, l’ultima settimana, il rush finale di una corsa per conquistare la poltrona di sindaco per cinque anni. Tra i quattro comuni della provincia di Trapani che andranno al voto per le amministrative, tre fanno parte del nostro territorio diocesano. Solo l’isola di Favignana – appartenente alla Diocesi di Trapani – andrà al voto in extremis, dopo che il sindaco, lo scorso luglio è stato arrestato dalla Guardia di Finanza e, pochi giorni dopo, si è dimesso.

Dalle nostre parti, invece, si voterà nella città di Marsala, a Campobello di Mazara e a Gibellina. Riflettori accesi, dunque, sulla città di Capo Boeo dove l’uscente Alberto Di Girolamo è in corsa tentando di rimanere al suo posto, seppur in un primo momento avesse lasciato trasparire l’intenzione di concludere l’esperienza politica con la prima sindacatura. Poi, invece, ha deciso di esserci in questa competizione elettorale che vede, come suo antagonista principale, Massimo Grillo, democristiano, figlio d’arte. Un duello al quale gli elettori hanno assistito già nel 2015, quando lo stesso Grillo arrivò al ballottaggio, sfidando proprio Di Girolamo che, alla fine, riuscì nell’impresa. Il M5S schiera, invece, Aldo Fulvio Rodriquez, il movimento “Arcobaleno” Sebastiano Grasso e la Lega Salvini per la Sicilia ha puntato sul professore universitario Giacomo Dugo. Quello che nascerà sarà un consiglio comunale diverso, frutto della nuova legge elettorale del 2015: da 30 i seggi si riducono a 24.

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La novità vera sta, comunque, nel meccanismo della legge: il sindaco che raccoglie il 40% dei voti verrà eletto a primo turno. Tale elezione risulta facilitata dal fatto che il voto espresso per un candidato al consiglio comunale si trasferisce automaticamente al sindaco collegato alla lista, anche se il cittadino elettorale non ha inteso votarlo. A Campobello di Mazara il nuovo sindaco risulterà già eletto il 5 ottobre, in quanto comune con meno di 15.000 abitanti. Sono tre i candidati in corsa: c’è l’attuale sindaco Giuseppe Castiglione, Gaspare Passanante (consigliere uscente) e l’avvocato Antonio Ingroia, già magistrato antimafia e voluto come candidato dal pentastellato Tommaso Di Maria.

Castiglione corre per rimanere seduto sulla poltrona che da quasi sei anni occupa, mentre Passanante è la prima volta che si candida come primo cittadino. Attorno a Ingroia si sono radunati alcuni tesserati Pd dissidenti, pentastellati, giovani aderenti a “Cento Passi” che nell’ex magistrato vedo una “speranza”. La battaglia è contro l’attuale Amministrazione: il consigliere Di Maria è stato da cinque anni all’opposizione di Castiglione e oggi la candidatura di Ingroia è da loro considerata come la vera «alternativa». Come andrà a finire a Marsala, Campobello di Mazara e Gibellina? Lo racconteremo nel prossimo numero del nostro giornale. Intanto attendiamo il risultato delle urne il prossimo 5 ottobre.

Max Firreri 

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