Fermare la violenza e puntare su una maggiore promozione dei valori socio-educativi. Lo chiede don Francesco Fiorino dell’Opera di religione “Mons. Gioacchino Di Leo”, a poche ore dagli arresti compiuti dalla Polizia a Marsala nei confronti di tre soggetti accusati di aggressione con l’aggravante dell’odio razziale. I tre – S. C., 18 anni, A. L. di 24 e N. S. L., 34 anni – hanno preso a botte alcuni ragazzi migranti di colore. «Appare chiaro che c’è una preoccupante emergenza socio-educativa sulla quale istituzioni pubbliche, mondo della scuola e della comunicazione, Chiesa, altre comunità religiose, associazioni ed enti del terzo settore, genitori e liberi cittadini devono riflettere e trovare delle risposte rapide e significative».
Don Fiorino fa riferimento al costante aumento dell’uso di droghe e delle altre dipendenze patologiche (alcolismo, gioco d’azzardo patologico, pornografia e utilizzo eccessivo di internet) che «fanno ulteriormente impensierire chi vuole migliorare le relazioni interpersonali/comunitarie e s’impegna quotidianamente per una città solidale e più unita nell’ascolto delle varie difficoltà di numerose famiglie».
Ecco perché don Fiorino chiede la convocazione di un Forum cittadino «per affrontare positivamente e creativamente le sfide che ci pongono i giovani marsalesi». Per il prelato è necessario l’ascolto permanente e l’animazione delle nuove generazioni. «Non si può solo pensare al solo sviluppo economico e turistico del nostro territorio», ha concluso don Fiorino.