[LE ELEZIONI] Amministrative a Partanna, tornata impegnativa e sentita con la partecipazione attiva della comunità ecclesiale

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 La consultazione del 9 e 10 giugno si è rivelata una tornata elettorale molto impegnativa e sentita, denotata anche da un ruolo di partecipazione attiva da parte della comunità ecclesiale partannese. In particolare, sabato 1 giugno, si è tenuto un incontro volto al confronto tra i quattro candidati sindaco: Giulia Flavio, Dino Mangiaracina, Nicola Catania e Giovanni Inglese. L’incontro è stato voluto dalla Comunità ecclesiale partannese, sotto la guida dell’arciprete don Giuseppe Biondo, come concretizzazione di quanto affermato in un documento condiviso e pubblicato alla fine del mese di maggio dalla comunità cristiana della città. Nel documento si è espressa l’importanza sociale e civile che riveste, in questo particolare momento storico ed economico, la competizione elettorale, tendendo a sollecitare la sensibilità civile di tutti i cittadini su problematiche e aspetti che riguardano il senso di responsabilità collettiva nella partecipazione all’amministrazione della res pubblica.

Ciò nel tentativo di risvegliare le coscienze, promuovendo la convivenza democratica e la difesa della dignità umana, della giustizia, della pace, attraverso il diritto al voto esercitato in maniera libera e consapevole. L’incontro, fortemente sentito e molto partecipato, è stato moderato dal professor Antonio Ingoglia, docente di Diritto canonico ed ecclesiastico all’Università di Palermo, nonché giudice del Tribunale ecclesiastico di Sicilia. L’evento è stato significativo esempio di  democrazia e di convivenza civile da parte dei quattro candidati, che hanno rispettato gli interventi, non polemizzando, lasciando a ciascuno il proprio spazio e mantenendo rigorosamente il tempo assegnato loro dal moderatore. I candidati hanno risposto alle domande poste dal moderatore e successivamente anche ad alcuni quesiti posti dagli intervenuti. Questi gli argomenti trattati: assistenza alle fasce deboli – anziani, nuovi poveri, immigrati -, lavoro e occupazione giovanile, agricoltura, legalità, sistema di gestione dell’acqua e dei rifiuti, precariato e patto di stabilità.

I candidati hanno dimostrato di essere animati indistintamente da un forte entusiasmo di “fare” e “costruire” per il nostro territorio, prospettando le proprie soluzioni alle questioni dibattute. Equivalente esempio di responsabilità civile è stato offerto dalla folta platea degli intervenuti, che ha ascoltato in rispettoso silenzio l’interessante confronto. Resta da sottolineare che lo spirito della comunità ecclesiale nell’organizzare l’evento è rimasto, senza alcuna ombra di dubbio, lontano e scevro da logiche partitiche o di sostegno ad uno schieramento piuttosto che ad un altro. L’intento è stato quello di scuotere le coscienze dei partannesi, in modo da aiutarli a scegliere i nuovi amministratori in assoluta libertà e con attenta consapevolezza. Alla fine del confronto, don Giuseppe Biondo ha annunziato che, successivamente all’elezione e dopo un primo periodo di espletamento del mandato, verrà organizzato un nuovo incontro volto a verificare l’impegno del sindaco e della sua giunta.

Doriana Nastasi

 

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