“Sacramenti a pagamento” è questa la frase scritta nella notte sul prospetto laterale sul quale insiste un ingresso secondario della chiesa madre, della parrocchia San Giovanni Battista e della chiesa a Tre Fontane firmata con uno stemma di un fantomatico gruppo anarchico, non nuovo ad atti di questo genere nei confronti del più importante luogo di culto, amministrato da don Pietro Pisciotta. Sono proprio del parroco, le dichiarazioni a caldo sulla sua pagina di Facebook: «Un gruppo di anarchici (la scritta è firmata con lo stemma) non si è preoccupato di “sporcare” (per dare un messaggio) gli edifici sacri di Campobello con la scritta: “Sacramenti a pagamento”. Dico a voi, che non avete il coraggio civile di presentarvi personalmente: L’edificio sacro, o chiesa, è del popolo e dei fedeli e non del prete incaricato. E’, perciò, giusto e doveroso che il fedele cristiano, che ne ha la possibilità economica, contribuisca con la sua libera offerta per pagare la manutenzione ordinaria, la luce, il telefono. I sacramenti nella Chiesa si amministrano ovunque gratuitamente e allo stesso modo sia che il fedele è ricco possidente sia che il fedele è nullatenente. Davanti a Dio siamo tutti uguali. Il parroco sottoscritto vive non con le offerte, ma con la pensione statale, dopo 40 anni di servizio nella scuola statale. L’ignoranza talvolta è formidabile». Indagini sono in corso, da parte dei militari della stazione dei Carabinieri di Campobello di Mazara, coordinate dal comandante Vincenzo Bonura.
Campobello di Mazara, “Sacramenti a pagamento”: sul muro della chiesa madre una scritta firmata da un gruppo anarchico
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Forse è il caso che il Vescovo prenda il coraggio di dare una svolta alla pastorale e prima fra tutti guardi a Campobello, terra di confine e di confinati da anni…. Auguri, eccellenza, buon lavoro!
Solidarietà piena e convinta a Padre Pietro Pisciotta!!!!