In questo tempo di pandemia abbiamo sperimentato la fragilità e il senso di impotenza, che tutti abbiamo vissuto e che viviamo. Ho avuto modo di contemplare la bellezza del volto di Cristo, nel volto di tanti fratelli e sorelle che imploravano aiuto. Le richieste erano innumerevoli: alle nostre 3500 famiglie assistite, si sono aggiunte almeno altre 2000/2500 nuove famiglie. La Caritas diocesana e il suo braccio operativo, la “Fondazione San Vito Onlus”, sono stati sempre presenti su tutto il territorio diocesano.
Nonostante le difficoltà dovute alle restrizioni governative e alla paura di essere contagiati, abbiamo continuato il nostro impegno, fornendo derrate alimentari e buoni spesa alle parrocchie, per sopperire alle necessità delle famiglie bisognose. Questi momenti hanno fatto s. che io sperimentassi che, nella sequela di Cristo, ogni paura si supera. In Gv 21,1-19 Pietro nel pieno del suo sconforto, sperimenta l’amore di Cristo. Questo amore lo si sperimenta toccando la carne sofferente degli altri, come scrive Papa Francesco nell’Evangelii Gaudium: «A volte sentiamo la tentazione di essere cristiani mantenendo una prudente distanza dalle piaghe del Signore. Ma Gesù vuole che tocchiamo la miseria umana, che tocchiamo la carne sofferente degli altri. Aspetta che rinunciamo a cercare quei ripari personali o comunitari che ci permettono di mantenerci a distanza dal nodo del dramma umano, affinché accettiamo veramente di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza» (n. 270).
Un tempo inaspettato, che ha sconvolto tutta l’organizzazione di un anno intero di programmazione, ci ha costretti a rimodulare tutto e in fretta. Tante le attività messe in campo in questo tempo di coronavirus: sono stati distribuiti 782 quintali di derrate alimentari alle parrocchie e alle persone; sono stati distribuiti alle stesse 678 buoni spesa da € 50 e 310 da € 20; sono stati distribuiti a parrocchie e famiglie 360 pacchi “Solidalitaly”, donati dal Consorzio Italia del Gusto, e 300 colombe pasquali. Sono state pagate utenze, affitti, spese mediche ed è stato garantito l’ascolto a famiglie e persone in difficoltà.
La Caritas diocesana attualmente ha in corso il Progetto Anticrisi, che garantisce per tutto l’anno, una somma di 120 mila euro, ripartita a tutte le parrocchie della Diocesi per il pagamento di utenze, bombole gas, medicine, spese mediche e alimenti per neonati. A breve sarà inaugurata “Casa Betania”, dove la Caritas diocesana ospiterà papà separati.
Girolamo Errante Parrino
Direttore Caritas diocesana