«Durante il lockdown abbiamo capito quali sono le priorità di ognuno di noi e ci siamo resi conto di cosa sia veramente importante nella nostra vita, oltre ai gesti d’affetto, le strette di mano, gli abbracci non dati per mantenere le distanze di sicurezza, c’è qualcosa di davvero necessario per la sopravvivenza: il cibo, i generi di prima necessità, i detergenti…Insomma tutti i beni materiali che occorrono per vivere con dignità», spiega Chiara Lombardo del Clan scout Agesci “Fuoco Cassiopea” di Marsala.
«L’emergenza coronavirus è stata devastante per chi si trovava già in una situazione di bisogno, e ha causato anche la nascita di nuove povertà: ci troviamo quindi di fronte ad una gran parte della popolazione che ha bisogno di aiuto. Noi ragazzi del Clan “Fuoco Cassiopea” del gruppo scout Marsala 2, non ci siamo mai fermati durante il blocco causato dal virus, e continuiamo il nostro impegno nel cercare di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato, nel solco dell’insegnamento del nostro fondatore Baden Powell, in prima linea nella lotta alla marginalità sociale», è ancora Chiara Lombardo.
«L’impegno del gruppo nell’epoca Covid-19 è di conseguenza quello di farsi prossimi ai cittadini che richiedono sostegno di genere alimentare e non solo. Nessuno si salva da solo! Oggi più che mai. Il coronavirus pare sia più bravo di noi a non fare discriminazioni di alcun tipo. Tutti siamo stati colpiti più o meno direttamente dalla pandemia e dalle inevitabili ricadute sull’economia. La soluzione possiamo trovarla soltanto non perdendo di vista i grandi ideali, le priorità e i progetti importanti, lasciando da parte quei comportamenti che alimentano individualismi egoismi e ignavia. Siamo sicuri di essere capaci di orientare le nostre azioni al bene comune, uniformando a questo i nostri comportamenti? Noi scout, abitanti di una comunità in cui siamo allenati ed abituati a prendere e dare nel rispetto e nell’interesse di tutti, oggi non potevamo non fare ancora una volta la nostra parte», conclude Chiara Lombardo.
Per la festa di San Giovanni Battista il gruppo scout ha organizzato una raccolta solidale di tre giorni per dare un contributo concreto a chi è nel bisogno devolvendo il ricavato di queste giornate all’opera religiosa “Monsignor Gioacchino Di Leo”.