Presso la sede di corso Calatafimi a Palermo si è svolta la sessione invernale della Conferenza Episcopale Siciliana (C.E.Si.). In apertura dei lavori i Vescovi siciliani hanno espresso, telefonicamente, all’Arcivescovo eletto di Catania, monsignor Luigi Renna, il loro saluto di benvenuto in seno all’episcopato della Regione. Il neo Arcivescovo ha rivolto parole di ringraziamento invitando i presuli di Sicilia alla liturgia di inizio del suo ministero episcopale a Catania, che avverrà sabato 19 febbraio, alle 16,30, nella Cattedrale di Catania. I Vescovi hanno ascoltato i Direttivi dell’Ufficio regionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Uredi) e dell’Ufficio regionale per la famiglia.
I rappresentanti dell’Uredi hanno aggiornato i Vescovi sul lavoro svolto nel quinquennio, che ha registrato, come anche tutti i diversi uffici regionali, un ridimensionamento delle iniziative causato dalle restrizioni dell’attuale pandemia. Tuttavia, l’Ufficio ha lavorato, sia in presenza sia in remoto utilizzando le tecnologie, con l’Ufficio Nazionale e con le diocesi siciliane. È stato comunicato che l’Ufficio nazionale ha attivato l’implementazione di una piattaforma telematica per una mappatura di tutte le confessioni cristiane e non cristiane presenti in Italia. Ogni diocesi dovrà nominare un referente per realizzarla nel proprio territorio. Lo scopo è quello di dar vita ad un Osservatorio nazionale che aiuti a “conoscere l’altro”, fornire dati precisi, e serva da memoria storica. Altre attività di rilievo comunicate dall’Ufficio sono state quelle della “Summer School”, svoltasi nel settembre 2019, cui hanno partecipato diversi giovani siciliani: una convivenza con altri giovani cristiani e musulmani che si sono incontrati sui tempi della pace, della legalità e della solidarietà con risultati di reciproca conoscenza e amicizia.
Altro tema affrontato è stato quello della tutela e salvaguardia del Creato, un tema trasversale che ha visto coinvolti soprattutto i giovani a tutti i livelli: cattolici, di altre confessioni cristiane e gruppi religiosi, non credenti, uomini e donne di buona volontà. In riferimento all’Enciclica “Fratelli tutti” è stato comunicato che è in fase di organizzazione un convegno sul tema da svolgersi il 21 maggio prossimo con la partecipazione di cristiani e membri di altre fedi. A seguito della firma del Documento di Abu Dabi sulla fraternità universale, l’Ufficio ha proposto che tale documento sia sottoscritto con pubbliche cerimonie anche dai Vescovi di Sicilia e dalle autorità civili e religiose della regione.
L’Ufficio Regionale per la pastorale della famiglia ha aggiornato i Vescovi sul percorso di formazione regionale di Pastorale familiare, in corso di svolgimento dal settembre 2019 dopo l’approvazione degli stessi Vescovi. È stata messa in evidenza la crescita di consapevolezza della commissione regionale; infatti, sono cambiati l’80% dei direttori diocesani, alcuni dei quali si sono inseriti in corso d’opera condividendo da subito il progetto. È stata costituita una segreteria, mentre i tutor, anima del progetto, si sono resi disponibili il più possibile per provare a costruire una relazione in stile familiare con tutti i partecipanti.
Il percorso è partito dall’analisi dei bisogni e si è svolto su piattaforma “Flipped classroom” che ha previsto la formazione digitale dei tutor. È stata quindi illustrata la struttura del progetto, le Aree tematiche e i moduli particolari. 271 sono gli iscritti, 125 sono stati i frequentanti dei moduli specifici con 21 Tutor mentre le aree tematiche sono state tre: Percorsi di spiritualità familiare nei cicli di vita, propedeutica all’amore e alla vita e come un ospedale da campo, per le coppie ferite. Il rito di passaggio dai moduli base ai moduli specifici ha coinvolto i partecipanti. Il confronto nella coppia e con gli altri ha costituito una grande opportunità di crescita relazionale e spirituale. La rete creata e le relazioni stabilitesi fra le coppie delle varie diocesi, ognuna delle quali apportatrice di una sua ricchezza, si sono unite per un impegno pastorale comune.
Il modulo base si è contraddistinto per la ricchezza e l’importanza degli argomenti trattati, i cui contenuti sono stati da stimolo per la riflessione all’interno della coppia; inoltre, la quantità del materiale acquisito è risultata utile e spendibile anche per altre opportunità. I temi trattati, l’organizzazione del lavoro proposto e il livello formativo sono reputati di alta qualità. Feedback positivo anche sui tutor, considerati competenti, appassionati, coinvolgenti e disponibili. Ora si apre la fase della progettazione pastorale nelle diocesi e nelle parrocchie che vedrà Vescovi e parroci valorizzare queste risorse con le relative competenze acquisite.