È iniziato stamattina il Convegno diocesano organizzato – come oramai avviene da alcune edizioni – a inizio dell’anno presso l’hotel President di Marsala. L’esperienza pastorale della nostra Chiesa locale quest’anno mette al centro del nostro cammino e si interroga sulla nostra realtà giovanile. Già tutta la Chiesa lo scorso anno si è espressa con il Sinodo dei giovani, indetto da Papa Francesco, che ha visto coinvolti nella riflessione e nelle esperienze diverse realtà ecclesiali del mondo. Il frutto donato alle comunità cristiane è stato l’esortazione apostolica postsinodale Christus vivit del Santo Padre Francesco, che declina ed evidenzia le potenzialità, le ricchezze ma anche i disagi e le difficoltà dei giovani non solo dentro le nostre mura “domestiche”, ma soprattutto con i giovani lontani da esperienze di Chiesa e di fede.

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È un documento prezioso e importante da condividere e incarnare nella nostra vita pastorale! In questo siamo chiamati tutti a orientarci verso una conversione pastorale di «una Chiesa non più monolitica ma poliedrica. (CV 207), chiamata a rendere protagonisti, ascoltare e coinvolgere dinamicamente i giovani dentro e fuori le nostre comunità cristiane.

Il piano pastorale diocesano di quest’anno «Lo Spirito aleggia sulla Chiesa, il discernimento: giovani e comunità cristiana» vuole farci riflettere e orientare verso una pastorale d’incontro con la realtà giovanile, prendendo anche spunto e suggerimento dal progetto educativo diocesano di pastorale giovanile 2017-2021 Abitare con i giovani. Ecco, allora, che siamo chiamati a rendere protagonisti i giovani nel nostro tessuto ecclesiale e sociale. È «una sfida per la nostra Comunità diocesana, un segno di speranza per la quale i giovani rappresentano una risorsa per il rinnovamento della Chiesa e della società» (Abitare con i giovani, p. 9).

Possiamo vivere tutto ciò solo se apriamo il cuore al soffio creativo dello Spirito, capace di generare tutte le cose, e se siamo impegnati a «imparare a rischiare a gettare le reti al largo, a uscire dai luoghi soliti del culto e della pastorale che creano solo false sicurezze» (Piano Pastorale diocesano 2019-2020, p. 23). La Cattedra dei Giovani per gli educatori, alcuni momenti foraniali di preghiera e catechesi, il cammino della Consulta Diocesana di pastorale giovanile e la Gifest rappresenteranno il percorso sinodale di un abitare comune.

Le diverse attività che già viviamo e celebreremo per e con i giovani quest’anno nella nostra Chiesa non sono eventi straordinari o momenti per creare aggregazione o festa, ma un “abitare con loro nell’ascolto della quotidianità”, affinchè noi adulti possiamo diventare strumenti di discernimento e accompagnatori dei giovani sulla strada di Emmaus con il pane e i pesci donati dallo stesso Risorto. Allora, mettiamoci tutti in cammino verso la grotta di Betlemme, «proviamo a camminare insieme, presbiteri, religiosi e laici… camminiamo con fiducia insieme con i giovani, per offrire loro il messaggio del Vangelo e un luogo accogliente dove abitare con il Signore: la Chiesa» (Piano Pastorale diocesano 2019-2020, p. 26).

don Giuseppe Inglese per Condividere

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