Con un bagaglio pieno di buoni propositi e di progetti di sostegno al prossimo, abbiamo concluso il primo campo scuola a Palermo. I protagonisti siamo stati noi, i giovani «Boanerghes» della parrocchia Maria Ss. della Salute di Castelvetrano. Noi «Boanerghes», così chiamati dal nome che Gesù diede ai suoi discepoli più giovani Giacomo e Giovanni, per il loro carattere tempestoso, abbiamo intrapreso l’avventura del campo scuola senza neppure immaginare cosa ci avrebbe riservato il Signore, dopo le intensità di esperienze vissute in queste giornate. Trentacinque giovani, di età compresa tra i 14 e i 20 anni, che abbiamo vissuto una settimana intensa e piena di esperienze e di testimonianze che difficilmente riusciremo a dimenticare.
«Siamo stati oltre un ora con gli occhi lucidi dall’emozione – racconta Gianni Casablanca, uno dei ragazzi partecipanti al campo scuola – mentre ascoltavamo le parole di frate Biagio Conte, che ci invitava a non mitizzare tutto quello che oggi sembra alla moda, ma ci esortava a guardare all’essenziale, a guardare alle necessità dei fratelli bisognosi, che più delle volte stanno dietro l’angolo di casa nostra».
Noi ragazzi siamo stati dislocati in questi giorni nei vari centri che si occupano di accoglienza agli immigrati, asili nido per bambini con famiglie in difficoltà e case famiglia, sia della “Missione” di Biagio Conte, sia del “Centro Padre Nostro” fondato dal Beato Pino Puglisi a Brancaccio. In questi luoghi abbiamo potuto toccare con mano l’esperienza del donarsi al prossimo, e della gioia che si ha più nel dare che nel ricevere. «Sono stati giorni intensi e ricchi di sorprese – dice Nino Centonze, uno degli animatori del gruppo – i ragazzi ci hanno dato delle soddisfazioni che difficilmente dimenticheremo, ma la cosa più significativa è che sono stati loro stessi a testimoniare la loro gioia, anche davanti ai loro genitori che a conclusione del campo scuola sono arrivati a Palermo a condividere con i propri figli la ricchezza di questa esperienza».
«Grande slancio di vitalità e di rinnovamento sta avendo la comunità della nostra parrocchia – racconta Eliana Commare – grazie alla presenza di don Onesimo, giovane sacerdote keniano che grazie alla sua formazione ci sta facendo riscoprire a noi ragazzi, che far parte di un gruppo parrocchiale non è come si crede noioso, ma al contrario ci stimola e ci aiuta a vedere la vita con occhi nuovi».
Infine il nostro appello a tutti i giovani castelvetranesi: «Invitiamo i tanti nostri coetanei che sono alla ricerca di nuovi stimoli e di condividere delle esperienze bellissime in amicizia e serenità, ad avvicinarsi al nostro gruppo o ai vari gruppi giovanili presenti in ogni parrocchia. Vi assicuriamo che sono esperienze che vi cambieranno la vita».
I ragazzi del campo estivo