I Vescovi siciliani hanno elaborato gli Orientamenti pastorali secondo le indicazioni del capitolo VIII dell’Amoris laetitia. Il testo traccia una linea comune a tutte le diocesi dell’isola, come una “via siciliana” all’Amoris laetitia, che aiuti i presbiteri e gli operatori pastorali impegnati nel prendersi cura delle coppie e delle famiglie, con soluzioni pratiche differenziate secondo le situazioni umane, evitando ogni forma di rigorismo da un lato e di lassismo dall’altro nell’applicare il magistero della Chiesa nelle molteplici situazioni esistenziali. Gli orientamenti «introducono soluzioni pratiche differenziate secondo le diverse situazioni umane», che hanno lo scopo di «evitare ogni forma di rigorismo e di lassismo nell’applicare la dottrina della Chiesa nelle molteplici situazioni esistenziali, secondo gli insegnamenti del Magistero». Il documento è stato elaborato nel corso dell’ultima sessione di lavoro della Conferenza Episcopale Siciliana.
Nel documento i presuli ribadiscono che «il sacramento del matrimonio è forma culminante di ogni relazione d’amore tra l’uomo e la donna, perché esso la lega con il mistero pasquale di Cristo e con la sua donazione alla Chiesa» e che «la comunione della coppia e della famiglia è sacramentale, partecipa, ossia ripresenta e si sostiene per la comunione d’amore che è Dio-Trinità». Ma, scrivono ancora i Vescovi, anche «la cura pastorale deve seguire percorsi nuovi, attenti alle nuove situazioni in cui si trovano uomini e donne battezzati, nei legami che contraggono. Da tempo – aggiungono – assistiamo alle dolorose ferite cui questi mutamenti danno talvolta origine, nei quali si evidenzia una più acuta fragilità».