Io, questa volta, sono rimasta indietro. A debita distanza mi sono nutrita dello sguardo felice di mio figlio che abbracciava il Santo Padre. Mi nutro di piccole cose, la sua gioia è la mia felicità. Ed è una felicità di mamma, di colei che lo ha messo al mondo. Non è facile raccontare certe emozioni quando alcune ferite ti sanguinano ancora. Non è accettare un figlio con un ritardo cognitivo ma superare tante barriere, culturali e mentali, che generano poi distanza e deficit d’amore.
Papa Francesco, invece, è la tenerezza del Signore, colui che vede le piaghe e le venera. Perché i miei occhi hanno visto la sua mano sul viso di mio figlio non come una semplice carezza ma qualcosa di più. Il sorriso e la gioia di Claudio mi hanno riempito il cuore. E tutto, secondo me, è frutto di una grazia. Di quella che non ti aspetti: dapprima il convegno a Mazara del Vallo con suor Veronica Donatello, poi l’invito a Roma e quell’incontro con Papa Francesco. Una Chiesa che accoglie, che fa comunità anche con i diversamente abili, anche loro protagonisti. Ecco, è questo che sogno da mamma e da catechista.
Stefania Mannone per Condividere
LA LETTERA DI CLAUDIO MERLINO A PAPA FRANCESCO
Carissimo Papa Francesco, buongiorno, buon venerdì. Io sono Claudio, ho 21 anni, sono a casa mia, voglio parlare a te. Santo Padre Francesco, con tutto il mio cuore, il mio desiderio più grande si è realizzato: sono qui a Roma per pregare per te, per la Chiesa che amo più della mia vita. Il mio sogno è di fare il diacono e il sacerdote. Alcuni sacerdoti a me vicini mi hanno aiutato a fare il chierichetto e sono bravo perchè servo il Signore all’altare. La messa è la mia passione più grande e pregare per le persone che hanno la fede e non conoscono Gesù. Che è tanto buono con me e con tutte le persone, anche quelle monelle. Io amo la Chiesa e pure la Madonna che mi aiuta, Giovanni Paolo II che adoro e San Pio con le stimmate come Gesù che ha sofferto tanto anche per me.
Caro Papa Francesco, ti affido le preghiere del mio cuore, 2. Ti voglio bene e vorrei che tu venissi nella mia chiesa di Ciancio a Marsala. Il mio Vescovo, monsignor Domenico Mogavero ti saluta. Anche lui è buono con me e mi fa celebrare insieme a lui e a tutti i preti della Diocesi. Ti dono il mio cuore e la mia preghiera. Il Signore ti custodisca e ti protegga sempre e lo Spirito Santo ti guidi nel tuo cammino. La mamma celeste ti doni le sue tenerezze e i suoi baci.
Ti voglio bene.
Claudio Merlino