Durante questi mesi in cui ho svolto il ministero di lettore, mi sono reso conto di quanto sia diventato esigente annunciare chi è Gesù agli altri, ribadire le sue parole, diffonderlo e farlo conoscere. Annunciare la Parola di Dio non passa mai di moda! Non è vero che le persone sono disinteressate e non vogliono ascoltare ciò che la Sacra Scrittura ha da dire, ma sono le modalità sbagliate, le omelie estenuanti e le prediche che esprimono giudizi e rimproveri, che creano lontananza. La gente desidera ascoltare le parole di Gesù; ed è per questo che ho compreso che, se l’annuncio risulta comprensibile oppure no, dipende da me, da quanto conosco la sua Parola.

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Perchè la gente ascolta le catechesi, gli incontri e la lectio divina, e sia nel bene come nel male, si fida di quello che le viene detto. Ecco perchè mi rendo conto sempre più, che non si finisce mai di imparare a conoscere Cristo, come non si smette mai di conoscere un amico. Tutto dipende da quanto amo il Signore, ma soprattutto da quanto mi sento amato da Lui. In mezzo alle difficoltà, Dio non ha mai abbandonato il suo popolo. Egli ha donato la manna dal cielo per alimentare Israele nel deserto. Egli ci ha donato suo Figlio, il bambino che vagisce nella mangiatoia, e suo Figlio si è donato a noi sulla croce, nel Corpo e nel Sangue. Del sacramento dell’Eucarestia San Tommaso scrive: «Che cosa mai vi può essere di più prezioso? Nessun sacramento in realtà è più salutare di questo: per sua virtù vengono cancellati i peccati, crescono le buone disposizioni, e la mente viene arricchita di tutti i carismi spirituali. L’Eucarestia è il memoriale della passione, il compimento delle figure dell’Antica Alleanza, la più grande di tutte le meraviglie operate da Cristo, il mirabile documento del suo amore immenso per gli uomini».

Nel prepararmi a ricevere il ministero di accolito, il 29 dicembre, festa della Sacra Famiglia, non posso che essere pieno di gioia e di timore, perchè oltre a essere portatore della sua Parola, questo ministero mi avvicina sempre di più al servizio dell’altare, e quindi al servizio di tutti coloro che desiderano nutrirsi del Corpo e del Sangue del Risorto.

Giuseppe Favoroso per Condividere

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