[LA TESTIMONIANZA] La vita è un dono di Dio da ridonare a lui

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«Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché Cristo Gesù ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimità» (1Tm 1,15b-16a). Queste parole di San Paolo le sento profondamente mie, avendo, come l’Apostolo, fatto esperienza nella mia vita della misericordia di Dio. Infatti, come molti, ho subito il fascino delle realtà mondane e fatto esperienza della fragilità umana. Ma «il prodigo è storia di tutti, questa crisi del ribelle l’abbiamo vissuta tutti, e spesso la rivolta non è che il preludio a una dichiarazione d’amore» (Ermes Ronchi).

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L’11 agosto scorso, nella Cappella del Seminario Vescovile di Mazara del Vallo, dopo un cammino di discernimento durato più di due anni, nelle mani del Vescovo monsignor Domenico Mogavero, il mio amore per il Signore è stato suggellato. Parafrasando Geremia 20,7a: il Signore mi ha sedotto e io mi sono lasciata sedurre. Non è facile descrivere i sentimenti e le emozioni che ho provato il giorno della consacrazione: posso dire però con convinzione di avere sperimentato una profonda sensazione di rinascita, come se i polmoni si riempissero per la prima volta d’aria, come se il primordiale soffio di Dio animasse tutto il mio essere. Certo è che il giorno della mia consacrazione laicale non segna un punto di arrivo nella mia vita, piuttosto un punto di partenza: un cammino nuovo, nella consapevolezza di non essere sola, ma di avere accanto il Compagno migliore che si possa desiderare: Cristo Gesù! Solo quando ci si apre all’azione dello Spirito, comprendendo quale sia veramente la propria vocazione, e si accoglie la chiamata di Dio, la vita acquista tutto un altro sapore: si inizia a sperimentare un senso di appagamento e realizzazione, si aprono gli occhi alla Grazia di Dio che opera tutto in tutti; ogni respiro, ogni battito acquistano valore.

L’Amore di Dio svuota, scava dentro l’anima, per fare spazio solo a Lui. È un amore totalizzante, che infiamma, che dona gioia nuova e piena: in Cristo ci si sente totalmente amati. Consacrarsi al Signore significa riconoscere che da Lui vieni e a Lui vuoi ritornare, che la tua vita è un suo dono e a Lui la vuoi ridonare. Quando comprendi che nella tua vita nulla ha senso senza una persona, quando ti riconosci totalmente innamorata, l’unica decisione che puoi e vuoi prendere è quella di legarti indissolubilmente a Lui. Santa Teresa d’Avila è riuscita in modo appassionato a esprimere questo senso profondo di appartenenza che si vive quando ci si abbandona totalmente all’amore di Dio, che infiamma e rapisce: «sono sua perché mi ha creata, sua perché mi ha riscattata, sua perché mi ha sopportata, sua perché mi ha chiamata, sua perché mi ha aspettata, sua perché non sono andata perduta».

Claudia Casciolo per Condividere

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