La Chiesa di Mazara del Vallo ed in particolare la comunità della chiesa madre di Marsala sono in festa. Ricorre, infatti, sabato 19 luglio il cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di don Giuseppe Ponte, attuale vicario foraniale di Marsala e parroco della chiesa madre, dopo essere stato per lunghi anni rettore, padre spirituale del Seminario e Vicario generale della Diocesi di Mazara del Vallo pur non avendo mai ricercato onori e titoli. La comunità della chiesa madre, in questa occasione, vuole esprimere la sua gratitudine prima al Signore per averglielo dato, e poi personalmente a lui, che sta spendendo la sua vita, senza mai risparmiarsi, a servizio di tutta la comunità marsalese. A lui si può attribuire l’ espressione di San Paolo «Mi sono dato tutto a tutti per guadagnare tutti a Cristo».
Nel suo lungo servizio ministeriale ha privilegiato sempre gli ultimi. Si è distinto sempre tra il clero per la sua profonda spiritualità ed umiltà. L’Arcivescovo monsignor Calogero La Piana, insediandolo come parroco della chiesa madre di Marsala nell’ottobre del 2003 lo definì: la perla del suo clero. Per tutto ciò vogliamo ancora una volta dire: «Grazie padre Ponte, perché ci sei!» con l’augurio che il Signore ce lo conservi ancora per lunghissimi anni ed in buona salute. Per festeggiarlo verrà celebrata una solenne Eucaristia, sabato 19 luglio alle ore 19 in chiesa madre presieduta da Sua Eccellenza monsignor Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo, a cui seguirà un momento di fraternità in piazza della Repubblica.
Ester Vaccari
Padre Ponte e la sua vita nella Chiesa
Raccontare la vita di un prete è come tuffarsi in un “mare” di incontri, di dialoghi e di abbracci offerti con gratuità a chi gioisce e a chi sta soffrendo. descrivere poi, in poche righe, 50 anni di vita presbiterale di don giuseppe Ponte (“padre Ponte” come tanti di noi lo chiamiamo) è un’impresa non facile, ma bella. Padre Ponte, delle sue origini marsalesi, mostra la semplicità di vita e la sua capacità di accoglienza genuina ed autentica. Chi lo ha conosciuto e chi oggi lo incontra rimane “colpito” dal suo sorriso e dalla sua disponibilità. nella nostra diocesi è stato e rimane tuttora un punto di riferimento per molti. nel biglietto d’invito stampato in occasione del prossimo 19 luglio – quando celebrerà nella chiesa madre di Marsala il cinquantesimo anniversario di ordinazione – ringrazia il signore «per avere scelto una persona fragile come me».
Certamente è stata costante nel suo ministero sacerdotale (formatore in seminario, parroco, padre spirituale, insegnante di religione, vicario generale, assistente dell’azione cattolica) l’attenzione privilegiata a coloro che sono fragili e “deboli”. in ogni persona incontrata “padre Ponte” sa mettere in risalto gli aspetti positivi e per prima cosa adopera sempre – come qualcuno ci tiene a sottolineare – “il manto della misericordia”.
Ai nostri giorni – dove spesso emerge sui media – la “debolezza” dell’umanità del prete, in don Giuseppe possiamo vedere rispecchiate quelle capacità di ascolto, di vicinanza e di aiuto che rimandano chiaramente a Gesù Cristo, Pastore e custode delle nostre anime. iniziando nel 2003 il suo servizio di arciprete della Madrice di Marsala pronunciò le seguenti parole che sono una sorta di sintesi del suo essere “uomo di dio” per la comunità cristiana: «sono qui, fratello con voi e padre per voi, in una nuova famiglia che il signore mi affida. Camminiamo insieme con la luce della sua Parola, con la forza dell’Eucaristia, con la gioia della fraternità creata dal suo amore e per essere segno di speranza di un mondo nuovo».
don Francesco Fiorino per Condividere
Mi è pervenuto molto gradito l’invito di don Giuseppe a presenziare al suo 50° di sacerdozio ma “corpu di negghia” (così soleva dire quando eravamo insieme al Seminario di Trapani circa 50 anni fa)gli impegni pastorale non mi hanno permesso di essere presente alla celebrazione. Ho avuto verso di lui una grande stima, ritenendolo un uomo di grande spiritualità. Comunque spero d’incontrarlo a breve e di esprimergli il mio affetto. Auguri a don Giuseppe! Vorrei dire macari per altri 50 anni, ma non vorrei esagerare, però don Giuseppe ad multos annos!
Don Biagio Grillo