È un appello accorato alla preghiera «per il mio Ecuador», quello che don Enzo Amato, prete marsalese in missione in quelle terre, ha inviato ad amici e a Condividere, chiedendo di diffonderlo. «Qui stiamo vivendo una situazione caotica: da 10 giorni si registrano scioperi e violenze, con scontri tra Polizia e manifestanti. Diverse sono le vittime e oggi la giornata è stata ancora più violenta». Don Enzo Amato, tornato in missione a Cuenca dopo una sua prima esperienza anni addietro, nel messaggio inviato racconta una situazione davvero critica: «Le vie principali che collegano il paese sono bloccati dai scioperanti e nelle città come la nostra iniziano a scarseggiare l’acqua, il gas, gli alimenti». È sempre don Amato: «Ieri al supermercato non c’erano più le cose essenziali, come verdura, carne, pasta». Don Enzo Amato racconta di una situazione mai vista prima.
In Ecuador da una settimana si registrano manifestazioni contro la decisione del governo di alzare il prezzo del carburante per assicurarsi un prestito dal Fondo Monetario Internazionale. La violenza è scoppiata durante lo sciopero generale quando migliaia di persone in rappresentanza di gruppi indigeni, agricoltori e sindacati hanno marciato in una piazza nel centro di Quito (la capitale) chiedendo le dimissioni del presidente Lenin Moreno e il ripristino dei sussidi per il carburante.