Giochi, castagne e panino con la salsiccia. L’hanno vissuta così una serata d’autunno i bambini che frequentano l’oratorio della parrocchia Maria Ss. Ausiliatrice di Marsala. Il tutto è iniziato coi giochi e il coinvolgimento di tutti coloro che frequentano l’oratorio, mentre collaboratori ed educatori hanno iniziato a preparare il fuoco per le castagne. Dopo i giochi è stato così il tempo della merenda-cena: ai bambini sono state distribuite le castagne cotte e i panini con la salsiccia. E a gustarli sono stati anche i genitori.
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Ma perché proprio la festa delle castagne? Questo perché si perpetua il ricordo di una tradizione che risale a don Bosco. Il giorno dei defunti don Bosco condusse tutti i ragazzi dell’Oratorio a visitare il camposanto e a pregare. Aveva promesso loro, al ritorno, castagne lesse. E per quell’occasione ne aveva comprato tre sacchi. Ma Mamma Margherita non aveva ben capito i suoi desideri e non ne aveva cotto che tre o quattro chili. Il giovane Giuseppe Buzzetti arrivò a casa prima degli altri, si rese conto di ciò che era successo e corse a dirlo a donBosco. Ma con tutto il fracasso che facevano i ragazzi non riuscì a farsi capire. Arrivato all’Oratorio, don Bosco prese la piccola cesta e cominciò a distribuire le castagne con un grosso mestolo. In mezzo alle grida di gioia Buzzetti gli gridava: “Non ce n’è per tutti. Non ce n’è per tutti”. Don Bosco gli rispose: “Ce n’è tre sacchi in cucina”. “No, ci sono solo queste, solo queste”. Don Bosco sembrò non credere a quell’avvertimento. Le castagne le aveva promesse a tutti. Per cui continuò nella distribuzione. Buzzetti guardava nervoso le poche manciate che restavano in fondo alla cesta e la fila di quelli che circondava don Bosco e che sembrava sempre più lunga. All’improvviso si fece un profondo silenzio. Centinaia di occhi incantati fissavano quella cesta che non era mai vuota. Ce ne fu per tutti.