Ha scelto i bambini e i ragazzi della catechesi e con loro ha trascorso un intero pomeriggio in parrocchia a Campobello di Mazara. Un incontro “fruttuoso” per il Vescovo monsignor Angelo Giurdanella che nella parrocchia San Giovanni Battista si è intrattenuto con bambini e ragazzi che hanno presentato al Vescovo alcuni “segni” (frutto in base ad alcune esperienze e attività vissute, compresa la lettura della “Laudato sii” e “Fratelli tutti”). Un messaggio che il Vescovo ha ancora riconsegnato ai ragazzi attraverso i sentieri e le icone dei “Cantieri di Betania”.
A Campobello da un paio d’anni alcuni ragazzi vivono un itinerario di catechesi esperienziale per assumere una mentalità della cura, contro la cultura dello scarto – attraverso il laboratorio dell’orto sociale a Torretta Granitola (la cura della casa comune) e della attività caritative, con la distribuzione e anche il consumo degli ortaggi dello stesso orto (preparando piatti in famiglia). Così i ragazzi hanno imparato a tendere l’orecchio e il cuore nei confronti di alcune situazioni di fragilità, dal momento in cui, attualmente, la parrocchia ospita una famiglia ucraina e una magrebina.
Continuiamo questo tempo di ascolto, impariamo a volgere lo sguardo, come Gesù, abitando la “strada e il villaggio” (primo cantiere). Gesù si soffermava sulle fragilità di tutti, nel suo cammino verso Gerusalemme. Diventiamo “casa ospitale” (secondo cantiere). È bello accogliere, è bello ricevere ospitalità e calore umano, non per restare comodi. Piuttosto per ritemprare lo spirito così da guardare meglio all’esterno attraverso le finestre della casa e uscire ancora dalle porte per riprendere il cammino verso Gerusalemme. In questa comunità-casa facciamo esperienza dell’ascolto della Parola (le “diaconie”, terzo cantiere: “Maria ha scelto la parte migliore”). La Parola purifica il nostro servizio, orienta il nostro sguardo. Non lo sguardo di chi giudica ma di chi accetta di vivere relazioni umane autentiche. Al termine della Liturgia della Parola, il Vescovo ha consegnato diverse stole diaconali (segno del servizio) ai ragazzi nominandoli custodi del creato e del prossimo (secondo i capitoli dell’enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco). Anche i ragazzi hanno consegnato, a loro volta, una stola al Vescovo, riconoscendo in lui la guida per questo entusiasmante cammino.
Successivamente il Vescovo ha incontrato un gruppo di famiglie magrebine, presso l’emporio solidale (a pochi passi dalla parrocchia), durante un momento organizzato dall’associazione “Yalla” che cura un dialogo interculturale attraverso anche attività di alfabetizzazione per ragazzi e adulti.