In un’epoca caratterizzata da “accelerate” trasformazioni sociali e culturali, in cui fatti epocali come la globalizzazione, la terza rivoluzione industriale e l’individualismo libertario travagliano questo nostro tempo, in una società definita ormai “liquida”, dove è pressoché impossibile costruire relazioni stabili e durature, in quanto restano soltanto “legami non solidi, fluidi, di scarsa consistenza e durata, legami del tipo usa e getta”, una delle istituzioni che viene seriamente messa in discussione è la famiglia. In un contesto così tormentato si parla di “famiglie spezzate” e in difficoltà. Sono quasi scomparse le famiglie estese e le famiglie numerose; dilagano le unioni di fatto; aumentano i giovani adulti che vivono con i genitori; si moltiplicano le famiglie di anziani soli; crescono i single quarantenni e le famiglie uni-personali; aumentano le donne separate con figli minori; si diffondono le famiglie monoparentali o ricomposte.
Tutto ciò non può lasciare indifferente la Chiesa, la quale è chiamata a interrogarsi per offrire i necessari interventi pastorali a sostegno delle famiglie in crisi. Il primo passo l’ha fatto Papa Francesco che ha convocato un Sinodo ordinario e uno straordinario nel biennio 2014-2015. «La cosa di cui la Chiesa ha più bisogno oggi è la capacità di curare le ferite e di riscaldare il cuore dei fedeli … io vedo la chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia!» ha detto Papa Francesco lo scorso 19 settembre 2013. Con l’esortazione apostolica Amoris laetitia, il Pontefice ha dato delle preziose indicazioni di cammino per «accompagnare, discernere e integrare la fragilità» (al cap. VIII), che spingono la Chiesa “in uscita” a “prendersi cura” delle famiglie che vivono momenti difficili.
Per questo la Chiesa, che è in Mazara del Vallo, ha voluto chinarsi come il buon Samaritano del Vangelo sulle famiglie ferite del nostro territorio, offrendo inizialmente un contatto e a seguire un percorso pastorale di «accoglienza, di accompagnamento, di discernimento e di integrazione» presso la casa Salesiana “Divina Provvidenza” dei Salesiani di Marsala. E’ un primo passo verso una pastorale familiare “integrata”, che vede nella “prevenzione” e nell’educazione all’amore dei giovani una sfida per il futuro con l’obiettivo di proteggere e sostenere la famiglia, unico e solido fondamento della società e della chiesa.
don Angelo Grasso per Condividere
parroco Maria Ss. Ausiliatrice in Marsala