Tre libri per raccontare il Mediterraneo, per scoprirlo magnifico e, a volte dannato, attraverso le storie dei pescatori, dei viaggi della speranza degli immigrati, alcuni dei quali finiti in tragedia e poi attraverso i suoi segreti nascosti, lì sotto, nelle acque silenziose e profonde. «Libri d’a…mare» è la rassegna che si è aperta sabato 27 aprile a Mazara del Vallo.
Location d’eccezione per tutta la durata della rassegna sarà l’atrio del palazzo vescovile, residenza del Vescovo, che – per la prima volta – viene aperto al pubblico. «Questa rassegna è pensata proprio per far conoscere e far abitare il mare nostrum – spiega il Vescovo, monsignor Domenico Mogavero, presidente del Centro Mediterraneo di studi interculturali (che organizza l’evento, in collaborazione con l’associazione marsalese “Amici di Michele Napoli”) – abbiamo voluto recuperare un’idea, finita nel cassetto della memoria dopo alcune edizioni estive realizzate a Tre Fontane, anzitutto per dare voce ad alcuni scrittori che si sono ispirati a questo mare straordinario, anzi unico, e, in secondo luogo, per riproporre il Mediterraneo come luogo di speranza in questa primavera così arroventata e oscura nei suoi risvolti sociali e politici». Sarà un racconto accompagnato dalla musica, nel salotto che vedrà conversare gli autori la professoressa Maria Pia Sammartano.
Il primo incontro sabato 27 con Alessio Di Modica (è di Augusta) che ha presentato «Il sogno dello zio Ciano» (in collaborazione col Consorzio Cosvap): il contesto è il polo petrolchimico più grande d’Europa. Nelle storie degli ultimi pescatori di questo borgo non si raccontano soltanto i sogni e i bisogni di tutta una comunità ma si descrive anche la geografia reale e simbolica dentro la quale si dibatte la precaria esistenza di chi e abituato da sempre a parlare con i pesci e con essi ha stretto un patto di alleanza, ha inventato un linguaggio condiviso. Durante la presentazione e al termine di questa, hanno visitato l’atrio del palazzo vescovile più di mille persone. La presentazione si è conclusa con la degustazione dei vini della cantina Colomba Bianca.
Domenica 5 maggio (ore 21) Roberto Rapisarda ha presentato «Vite annegate»: il libro nasce dall’esperienza maturata ell’isola di Lampedusa come carabiniere dove il cuore di Roberto Rapisarda è rimasto è dove torna almeno due volte l’anno. Rapisarda ha raccontato anche la sua storia di missionario in Africa: quando è in ferie vola nel continente nero per aiutare i bambini della Tanzania.
Sabato 1 giugno (ore 21) il palermitano Filippo D’Arpa presenta «L’isola che se andò»: il 27 giugno 1831, al largo di Sciacca, il brontolio cupo del terremoto annunciava la nascita di una piccola isola vulcanica che i siciliani chiamarono Isola Ferdinandea, in onore di Ferdinando II. Inglesi, francesi e siciliani si contesero lo scoglio vulcanico mentre venti di rivolta e colera scuotevano il Regno delle Due Sicilie. Un romanzo di misteri e passioni.
FUORI RASSEGNA “MEMORIA SICILIANA” – La rassegna si arricchirà di Memoria Siciliana, tre iniziative a latere per non dimenticare. Lunedì 6 maggio (e non il 29 aprile come erroneamente indicato nei programmi della rassegna) alle ore 21 nell’auditorium Santa Cecilia di Marsala sarà proiettato il cortometraggio Lu parrineddu di Max Firreri, ispirato dall’intervista realizzata al fratello di don Pino Puglisi, Gaetano per il quindicinale diocesano Condividere. «Ne viene fuori un ritratto inedito di don Pino – dice il Vescovo Mogavero – raccontato dai parenti con le parole, le emozioni e la semplicità testimoniale di un’umanità a tratti anche sconosciuta». Venerdì 17 maggio (ore 21) nell’atrio del palazzo vescovile saranno ospiti Umberto Lucentini e la testimone di giustizia Piera Aiello, cognata di Rita Atria, per presentare il loro libro «Maledetta mafia». Giovedì 23 maggio (ore 21) Laura Biffi presenterà «Libero Grassi. Cara mafia, io ti sfido».
LE DEGUSTAZIONI – Al termine delle presentazioni, grazie alla collaborazione di alcune aziende vinicole del territorio, si terrà il momento d’intrattenimento con l’autore con le degustazioni di: Colomba Bianca, Gorghi Tondi, Gazzerosse, Pellegrino-Duca di Castelmonte, Orestiadi.