Una figura simbolo per i partannesi. Un prelato che si è speso incessantemente per i più giovani e i meno fortunati lasciando un ricordo indelebile fra quanti hanno avuto l’occasione di conoscerlo e di apprezzarlo per le sue indubbie qualità umane e spirituali. Con questa motivazione l’amministrazione comunale ha intitolato a monsignor Gaetano Aiello lo spazio antistante l’oratorio e la chiesa della Madonna delle Grazie a Partanna che la collettività ha sempre identificato con la sua opera religiosa e umana. A un anno esatto dalla scomparsa con una cerimonia pubblica, alla quale sono intervenuti la giunta e il sindaco Nicola Catania oltre a numerosissimi fedeli, la cittadina ha voluto così onorarne la figura. Dopo la scopertura della targa di marmo dedicata al prelato, effettuata dall’attuale arciprete Antonino Gucciardi insieme al sindaco, don Pietro Pisciotta, da sempre molto amico di padre Aiello, ha celebrato la messa nella chiesa della Madonna delle Grazie, stracolma di quei tanti fedeli che in lui hanno trovato una guida sempre attenta e presente.
Alla messa è seguito quindi un seminario che ha visto gli interventi di familiari e personalità vicine a monsignor Aiello. Tanti i ricordi affettuosi dei partannesi nei confronti del pastore che, fra le altre cose, per anni attraverso i campetti di calcio e tennis adiacenti alla chiesa, ha permesso ai ragazzi della città di riunirsi e praticare sport. Lasciata la parrocchia e anche se in tarda età padre Aiello era comunque voluto restare accanto ai più deboli e svantaggiati continuando a celebrare la messa nella cappella del Boccone del Povero. «Venendo incontro al sentire di un’intera comunità che in monsignor Gaetano Aiello ha sempre visto un padre nel vero senso della parola – ha commentato il sindaco Nicolò Catania – l’amministrazione ha deciso di intitolargli quel luogo che da sempre è associato alla sua molteplice attività e al suo apostolato. Abbiamo voluto rendergli omaggio, senza lasciare che trascorresse troppo tempo dalla sua scomparsa, per ricordarlo nel modo più degno onorando con un gesto tangibile chi si è speso senza requie per la nostra città, lasciando un segno in noi tutti per la sua bontà, il suo impegno e la sua dedizione».