Che cos’è una parrocchia? Il pensiero comune porta a immaginare nell’immediato a quel determinato luogo dove si prega, dove si fa volontariato, dove – ahimè – si spettegola, si tirano calci a un pallone, si passa il tempo libero; oppure un deserto che si popola la domenica per la ricerca di un’oasi della felicità? Quale sia la definizione esatta o il ruolo esatto di una parrocchia non è facile da definire. Ma c’è una comunità come tante altre, nella periferia nord di Marsala che da anni rappresenta per ciascuno dei suoi fedeli un luogo dove incontrare Gesù Cristo, non solo a messa ma anche nelle attività quotidiane. In questa parrocchia puoi trovare l’aiuto che ti serve, la gioia che ti manca, la fiducia che hai perso, e anche quella istituzione che funge da centro nevralgico della borgata, per quanto riguarda servizi assistenziali e di animazione.
È la comunità di Maria Ss. delle Grazie al Puleo di Marsala che il prossimo 8 dicembre celebrerà l’80° anniversario dell’elevazione canonica a chiesa parrocchiale e vivrà questo traguardo importante con un “Giubileo” che concederà quasi sei mesi di grazia ai fedeli delle contrade e non solo. Negli ultimi decenni la comunità è cresciuta sempre più fino a sfiorare oggi le settemila unità. Per tale motivo, negli anni ’60, si è resa necessaria la costruzione di un più vasto tempio, ristrutturato nel 2011. La comunità conta una nutrita schiera di giovani e bambini che fanno sì che la parrocchia sia sempre un centro comunitario al passo con i tempi. Tra di loro ci sono circa 70 adolescenti che fanno parte del gruppo giovani “Arché” che seguono un loro percorso educativo e offrono servizi come il cre-Grest, l’oratorio invernale e momenti ludico-ricreativi.
In parrocchia sono presenti, inoltre, il gruppo “Raggi di sole”, formato da persone “diversamente giovani”, che contribuiscono a portare gioia e allegria alla comunità; la Caritas che si occupa dell’assistenza ai più bisognosi; i “custodi” che rendono accessibile la chiesa anche in assenza del parroco; tre cori parrocchiali (tra cui uno di voci bianche); il gruppo ministranti, il comitato dei festeggiamenti; tre gruppi di famiglie divisi in base agli anni di matrimonio; un gruppo di circa 20 catechiste; l’associazione di volontariato “San Francesco di Paola in Gravano” che quest’anno metterà di nuovo in scena il presepe vivente per le prossime festività natalizie; un gruppo missionario della Madonna di Schoenstatt e tante altre piccole realtà senza specifico nome ma che donano comunque il loro tempo. Il giorno nel quale si festeggia Maria Ss. delle Grazie è il 31 maggio, che nel 2024 coincide con la conclusione del periodo giubilare.
Pertanto, il periodo che andrà dall’8 dicembre 2023 al 31 maggio 2024, per volere del parroco in sinergia con il Consiglio pastorale, sarà caratterizzato da momenti spirituali, formativi e aggregativi che vedranno anche la presenza di ospiti importanti nel panorama nazionale ecclesiale. Il dono dell’indulgenza plenaria, concessaci dalla Santa Sede, sarà dunque occasione per riscoprire il dono della Misericordia di Dio e dell’amore fraterno. Sono sette i parroci che hanno guidato questa comunità: padre Fortunato Genna, don Vincenzo Angileri, don Giuseppe Scuderi, don Diego Renda, don Vincenzo Amato, don Salvatore Pavia e l’attuale don Davide Chirco. Vanno doverosamente ricordati il primo, che si può considerare il fondatore della parrocchia e che, in quanto frate dei Francescani del Terz’Ordine, iniziò a predicare presso il territorio parrocchiale (che a oggi conta ben 10 contrade). E don Diego Renda, parroco per oltre quarant’anni, che ha lasciato in tanti un ricordo di pastore mite e premuroso.
Filippo Pellegrino per Condividere