Un flashmob per tenere viva l’attenzione sulla vicenda che vede coinvolti i due equipaggi dei motopescherecci “Antartide” e “Medinea”, sequestrati lo scorso 1° settembre a 35 miglia dalle coste libiche. Lo hanno organizzato i sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Pesca ieri sera in piazzale G.B. Quinci. Erano presenti i familiari dei pescatori, famiglie mazaresi e tunisine e poi cittadini comuni.
Al flashmob ha partecipato anche il Vescovo monsignor Domenico Mogavero: «Nessuno di noi è estraneo a questa vicenda, siamo fratelli anche se non di sangue, ed è importante che i pescatori sentano che vi è una città, una Chiesa stretta intorno a loro. Con il silenzio ma con grande solidarietà aspettiamo che questa trattativa complessa sia risolta. Li aspettiamo a casa», ha detto Mogavero. Il Vescovo, già nelle settimane scorse, ha incontrato le famiglie dei marinai oggi rinchiusi in carcere.
Presente in piazza anche il sindaco Salvatore Quinci e la sua Giunta: «Ci sono timidi segnali che fanno ben sperare», si è limitato a dire. Sia il primo cittadino che il Vescovo sono in stretto contatto con l’Unità di crisi istituita presso il Ministero degli Esteri che sta seguendo la vicenda.
Alla manifestazione hanno anche partecipato i massimi vertici della pesca delle tre sigle sindacali organizzatrici. A Mazara del Vallo è arrivata anche Enrica Mammucari, Segretario nazionale Uila Pesca: «Nelle prossime ore, attraverso l’Ente Bilaterale per la pesca, costituito da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Pesca e Federpesca, delibereremo un contributo economico straordinario in favore delle famiglie dei pescatori sequestrati».