«Vi sono vicino con affetto. La Prefettura di Trapani è a vostra completa disposizione per qualsiasi cosa avete bisogno». Sono state poche parole per mostrare «vicinanza e affetto» quelle espresse dal Prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi che oggi pomeriggio ha incontrato i familiari dei 18 pescatori ancora sequestrati in Libia. Il Prefetto è arrivato in aula consiliare al Comune di Mazara del Vallo e, insieme al sindaco Salvatore Quinci e il Vescovo monsignor Domenico Mogavero, si è fermato insieme ai parenti per più di un’ora. «Devo ammirare la vostra compostezza di tutti questi mesi, seppur la rabbia e la preoccupazione spesso ha preso il sopravvento – ha detto il Prefetto Ricciardi – ma posso assicurarvi che il Governo sta lavorando. Quello che vi viene chiesto è di attendere, anche se so che vi è difficile». All’incontro pubblico i parenti hanno pure invitato tutti i deputati e senatori della provincia di Trapani, ma nessuno si è presentato.
Seppur la vicenda va avanti da 103 giorni, negli ultimi giorni sembra che l’attenzione sulla vicenda sia diventata più intensa, finendo anche oltre i confini nazionali. L’Unione Europea ha lanciato un appello nelle conclusioni adottate dal Consiglio Europeo, affinché le autorità libiche «rilascino immediatamente i pescatori italiani trattenuti da settembre senza che sia stata avviata alcuna procedura legale» nei loro confronti. Diversi Comuni italiani stanno mostrando solidarietà ai pescatori e ai loro familiari. A Pesaro, nel presepe di ghiaccio montato dal Comune, ci sarà anche la statua di un pescatore con la targa di Mazara del Vallo, mentre in provincia di Trapani si stanno mobilitando quasi tutti i 24 Comuni su invito degli ex consiglieri provinciale Giovanna Benigno e Giovanni Maniscalco.