Anche la tredicesima edizione del premio «Museo Nino Cordio» è andata in archivio. La consegna della targa al Vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, è avvenuta domenica nella sala consiliare. A premiare il prelato è stato il sindaco Giuseppe Lombardino. Il riconoscimento gli è stato assegnato «per il suo appassionato e instancabile impegno in favore del dialogo interculturale e interreligioso tra i popoli che si affacciano sul Mediterraneo». Mogavero ha voluto ringraziare l’amministrazione comunale e la famiglia Cordio, l’artista nato a Santa Ninfa nel 1937 e scomparso a Roma nel 2000. «Considero questo – ha detto il Vescovo – un riconoscimento al lavoro faticoso che ho portato avanti in questi anni; evidentemente – ha aggiunto – qualcosa ho seminato».
Mogavero ha lungamente conversato con il giornalista Vincenzo Di Stefano, affrontando vari temi; in particolare quello delle migrazioni e quello dello spopolamento dei territori interni: «Venendo qui – ha sottolineato il prelato – non ho potuto fare a meno di osservare la bellezza dei paesaggi della Valle del Belìce. Questa terra deve avere un futuro. L’arte, la cultura, possono contribuire a questo futuro».
Alla manifestazione è intervenuto anche il presidente della Rete museale e naturale belicina Giuseppe Maiorana. Anche lui non ha mancato di evidenziare l’importanza della cultura nel processo di rinascita del Belice. A seguire è stato presentato e proiettato il docu-film sulla vita di Nino Cordio dal titolo «Misteriosamente inventato» (realizzato dall’associazione culturale romana «CineMario» con il contributo economico del Comune di Santa Ninfa). Erano presenti alla proiezione il regista, Francesco Cordio, e l’attore protagonista, Ivan Giambirtone.