[SUL MARE] Colori e disegni per un Mediterraneo di speranza, nel gioco giù le barriere tra le diverse religioni

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Quanto appassiona il viaggio di Ulisse agli studenti delle scuole elementari e delle media di Mazara del Vallo? E quanto il mare può diventare terra d’unione – e non soltanto di gioco – tra chi è di religioni diverse? È la scommessa per metà già vinta del “Progetto Ulisse” promosso dal Centro Mediterraneo di studi interculturali in collaborazione col Circolo velico “Cvmj” di Mazara del Vallo, che ha concluso la fase teorica con gli incontri per cinquanta bambini di diverse religioni (figli di immigrati musulmani che da anni vivono in città) scelti dai dirigenti scolastici e che frequentano gli istituti scolastici dell’obbligo della città del Satiro danzante.

I bambini durante il laboratorio alla scuola elementare "Quinci".
I bambini durante il laboratorio alla scuola elementare “G.B. Quinci”.

Proprio nell’intera giornata di oggi si terrà, invece, la fase pratica del progetto: dalle 10 alle 12 presso il circolo Adina (con ingresso dal piazzale G. B. Quinci) si tiene il laboratorio a bordo delle barche a vela per i bambini delle scuole medie, dagli 11 ai 13 anni. Dalle 15 alle 17, invece, per i bambini delle elementari, dai 6 ai 10 anni.

«Attraverso il gioco e il racconto appassionato del viaggio di Ulisse i bambini hanno potuto esprimere le proprie emozioni – spiega Mariangela Lisma, che insieme all’armatore Giovanni Calandrino ha incontrato i bambini nelle scuole – alla loro fantasia, con colori e cartoncino, abbiamo lasciato il racconto per disegni e parole del mare e di tutto ciò che lo interessa, dalle barche a vela, ai pescherecci, ai pesci che ci offre».

 

 

Il Vescovo coi bambini a bordo del "41 piedi" al circolo Adina.
Il Vescovo coi bambini a bordo del “41 piedi” al circolo Adina.

Quelli che sono venuti fuori sono racconti di un mare Mediterraneo che da speranza anche ai più piccoli. Così in contrapposizione all’isola di distruzione, odio e guerra i bambini del 4° Circolo “G.B. Quinci” hanno disegnato l’isola dell’amicizia, pace e amore. Al 2° Circolo “Paolo Borsellino”, invece, i bambini mazaresi cattolici e quelli tunisini musulmani hanno disegnato due barche a vela: l’una col simbolo della pace per il team di Ulisse e l’altra, con la bandiera della Tunisia, per il team Kasbah. Tanti i messaggi raccolti negli elaboratori dei bambini del 1° Circolo “Daniele Ajello”: «La più bella avventura è la cultura», ed ancora «la natura è l’avventura per noi». «Ulisse – ha ribadito Mariangela Lisma – è divenuto la metafora di ogni bambino o ragazzo, un modello da seguire, un punto di riferimento nel percorso di vita, un eroe positivo».

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I bambini nel laboratorio della scuola elementare “Santa Gemma”.
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I bambini della elementare “G.B.Quinci” con l’elaborato realizzato.

Al circolo Adina di Mazara del Vallo il corso di vela. I ragazzi della scuola media hanno avuto la possibilità di uscire in barca a vela. Le lezioni, invece, per i piccoli delle elementari si sono tenute a bordo della barca a vela ormeggiata in banchina. Il 23 giugno, invece, i bambini dagli 11 ai 13 anni parteciperanno alla regata costiera che si terrà da Mazara del Vallo sino a Marsala, diventando così protagonisti attivi dell’evento. Anche dieci bambini dell’istituto comprensivo di Pantelleria partecipano al “Progetto Ulisse”. L’imbarcazione a vela partirà il 17 giugno da Mazara del Vallo per raggiungere la “Perla Nera” dove, martedì 18, si terrà un’intera giornata dedicata alla vela e alla scoperta dell’isola. Vento permettendo i bambini, infatti, saranno fatti imbarcare e faranno il periplo dell’isola, scoprendone angoli nascosti.

Il "41 piedi" col quale si svolgono le lezioni pratiche di vela.
Il “41 piedi” col quale si svolgono le lezioni pratiche di vela.
Akram Ghachem, Khlaief Nasreddin, Manuel Scimemi, Giovanbattista Giacalone e l’armatore Giovanni Calandrino.
Akram Ghachem, Khlaief Nasreddin, Manuel Scimemi, Giovanbattista Giacalone e l’armatore Giovanni Calandrino.

«Basta poco per entusiasmare i bambini – ha detto il Vescovo monsignor Domenico Mogavero, presidente del Cemsi, che stamattina ha incontrato i bambini prima che uscissero in mare – la vela e il rapporto privilegiato col mare è un buon motivo per stare assieme. Oltre la valenza pedagogica, riteniamo che questo progetto ci fa sempre più valorizzare questo mare Mediterraneo che tutti i giorni vediamo davanti a noi. È da lì che dobbiamo ripartire per nuovo umanesimo che non guardi distinzioni di religioni ed etnie».

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