[VIDEO] Il figlio suicida e il difficile rapporto coi genitori: El Grinta racconta “Giuseppe”

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Suo figlio Giuseppe si è suicidato a 21 anni, nel 2014. Un volo dall’ottavo piano dell’appartamento dove viveva a Milano per farla finita. Ai genitori ha lasciato una lettera e, leggendo proprio da quelle righe, il papà El Grinta (è un pseudonimo) ha iniziato a scrivere, raccontando la storia di suo figlio. Ne è uscito fuori Giuseppe (edizioni Albatros), un libro corposo che scava nella vita del figlio ma anche nel rapporto del giovane coi genitori. Il libro è stato presentato presso il salone delle conferenze della Fondazione San Vito Onlus a Mazara del Vallo, proprio per affrontare il tema dei rapporti tra genitori e figli, in un incontro moderato dalla psicologa Giusy Agueli.

Giuseppe viveva, probabilmente con un disagio interiore, una doppia identità: una maschile e un’altra femminile. Si faceva chiamare Noemi, portava le unghie curate, i capelli lunghi, le sopracciglia rifatte. «Sono come loro» scrisse in un foglio con immagini di transessuali che fece trovare nella borsa della mamma. Quello fu il momento che svelò la sua inclinazione sessuale. Poi la storia d’amore con Gianfilippo e, infine, il suicidio. Una vita difficile nei rapporti tra figlio e genitori. In questa videointervista il direttore di Condividere ha incontrato El Grinta, papà di Giuseppe. (Il signore è ripreso di spalle per sua espressa richiesta, per tutelare la privacy degli altri due figli).

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