Paolo Graziosi è stato lo studioso che, per primo, esplorò con successo la Grotta del Genovese a Levanzo, nelle Egadi, negli anni ’50. Morto nel 1988, Graziosi, fiorentino e docente presso l’Università di Firenze, è stato il maggior esponente italiano negli studi di arte preistorica. Dal 1950 al 1953 compì tre missioni sull’isola di Levanzo, quando ancora nessuno aveva scavato e studiato la Grotta del Genovese. A Favignana, su iniziativa della Soprintendenza ai beni culturali di Trapani, si è svolta una giornata di studio dedicata proprio a Graziosi, all’attività che fece sull’isola di Levanzo, la divulgazione dei risultati unici della Grotta del Genovese nel mondo e delle prospettive di conservazione dello stesso sito. Per la prima volta sono state mostrate 85 foto che ripercorrono le tre missioni a Levanzo, anche con spaccati sociali dell’isola, allora quasi disabitata.
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Il professor Fabio Martini dell’Università di Firenze, per la prima, ha mostrato anche un inedito di Graziosi, una relazione che il professor oramai anziano fece nel 1982, dopo l’ultimo sopralluogo nella Grotta. Nella missiva inviata all’Assessorato regionale ai beni culturali di Sicilia, Graziosi evidenziava i rischi di una mancata conservazione della Grotta, invitando chi di dovere a una fruizione non di massa del sito archeologico.
Max Firreri