[IL RETROSCENA] Laboratori, braccialetti e biglietti: così i liceali ragionano su pace e migranti

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Una rete di collaborazione tra persone, è questo che ha permesso l’ottima riuscita dell’iniziativa di ieri al Liceo Classico di Castelvetrano. I liceali del Polo sono stati chiamati a riflettere sui migranti con laboratori, ad ascoltare della testimonianza di padre Mario Pellegrino e a realizzare piccoli cimeli: braccialetti in tessuto e biglietti scritti a mano donati a ogni ragazzo. Ieri abbiamo raccontato di come è andata, oggi, invece, raccontiamo dei retroscena che spesso hanno poco spazio nella cronaca. Una “sinodalità” nel cammino che, per la specifica iniziativa, ha visto collaborare più persone. Un punto estremamente debole quello della collaborazione che il Vescovo, nella sua Lettera pastorale, evidenzia come criticità delle nostre comunità cristiane. Ma per la specifica iniziativa di ieri al Liceo questa si è compiuta.

Con suor Alessandra Martin (direttrice dell’Ufficio diocesano per le migrazioni e la mobilità umana) hanno collaborato le insegnanti Piera Mannino, Rosalinda Signorello, Loredana Marchese, Graziella Campo, Ninfa Guccione e suor Cinzia Grisafi, ma anche l’Ufficio diocesano insegnanti di religione. Gli studenti, invece, hanno avuto un ruolo di primissimo piano. A partire dalla realizzazione dei braccialetti in tessuto che sono stati donati ai ragazzi migranti e i 130 biglietti scritti a mano con pensieri sulla pace. “Segni” da parte dei liceali che esprimono la consapevolezza di essere sensibili a temi come la pace e i migranti. E l’impegno corale s’è visto anche nella colazione condivisa tutti insieme: docenti e studenti hanno portato dolci fatti in casa e bibite.

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