Domani – venerdì 1° novembre – la comunità parrocchiale di Santa Lucia a Castelvetrano ricorderà don Peppuccio Augello, nel 16° anniversario della sua morte. La messa commemorativa verrà celebrata da don Baldassare Meli, attuale parroco, alle ore 10,30. E proprio don Meli (che a don Augello non l’ha conosciuto), in questi anni di guida in parrocchia – dopo la morte di don Augello – ha raccolto tantissime testimonianze di chi gli è stato a fianco. Alcuni lo hanno collaborato nell’attività di evangelizzazione del quartiere, per altri ancora don Augello è stata una guida spirituale. «Grazie a queste testimonianze posso dire di aver conosciuto don Augello come una figura poliedrica – dice don Meli – lui è stato una fedele concretizzazione e attualizzazione di Gesù Buon Pastore che, anche quando la malattia, progressivamente, gli ha tolto le forze, non volle abbandonare il suo gregge».
Don Peppuccio Augello è morto a 49 anni per un male incurabile. È stato lui il primo parroco nella neonata Santa Lucia nel quartiere Belvedere a Castelvetrano. Ma fu anche direttore della Caritas diocesana, dal 1993 al 2001, ha seguito i gruppi scouts e ha posto attenzione anche per i disabili: già dal 1974 da fedele laico si fece promotore dell’associazione “Il Mulino”. «Si rese conto – racconta ancora don Meli – che per aiutare molte donne del depresso quartiere Belvedere doveva inventarsi qualcosa. Doveva dare loro una valida occupazione e una qualifica. Così fece in modo che qualcuna di loro prendesse la qualifica di sarta e procurò delle macchine da cucire, avviando così la cooperativa per le sarte».
Ancora oggi gli abitanti del quartiere Belvedere lo ricordano per la missione popolare di cui si fece promotore, collaborato dai frati cappuccini, dalle suore di Maria Bambina e da numerosi laici. «Dedicò una cura particolare alle famiglie e ai bambini» racconta ancora don Meli: «Lui ha messo le solide basi della parrocchia in questo quartiere difficile, che oggi lo ricorderà».