Dottor De Nicola, date annunciate e scadenze nnon rispettate: i cittadini sono preoccupati. Quali i reali motivi del ritardo nell’apertura della nuova area d’emergenza a Mazara del Vallo?
«Relativamente alla realizzazione della nuova area d’emergenza, va innanzitutto spiegato che si tratta di servizio sanitario progettato appositamente per la città di Mazara del Vallo, per offrire alla collettività congrui servizi sanitari sostitutivi durante i lavori di ristrutturazione dell’ospedale “Abele Ajello”; lavori di ristrutturazione che, ricordiamo, si sono resi necessari per ragioni di sicurezza della stessa struttura. La realizzazione di tale area si è arricchita in itinere con le richieste pervenute dalla cittadinanza che, di volta in volta affrontate in appositi tavoli tecnici. Questi sono stati uno strumento importante per prendere in considerazione le istanze, per provvedere a modificare il piano d’azione e, quindi, implementarlo nell’ottica del miglioramento continuo e nel raggiungimento di una buona risposta sanitaria. Ad oggi i lavori sono ultimati; sono stati eseguiti i collaudi ; è stato richiesto il rilascio del certificato di agibilità che consentirà il pieno utilizzo della struttura».
il Commissario dell’ASP Trapani, Fabrizio De Nicola, insieme all’ex Assessore regionale alla sanità, Massimo Russo
L’ospedale “Abele Ajello” è oramai un contenitore vuoto e tutti sognano quello nuovo. I lavori dovevano partire mesi addietro ma ancora non c’è nessun cantiere. A quali cause è dovuto questo ritardo? E poi, non potendo rendicontare nei tempi previsti, non c’è ora il reale rischio che si possano perdere i finanziamenti europei?
«L’appalto per la ristrutturazione del presidio ospedaliero di Mazara del Vallo è di un particolare tipo, si tratta infatti di un “appalto integrato” . L’iter comprende una prima fase in cui l’impresa aggiudicataria redige il progetto esecutivo sulla base del progetto definitivo posto a base di gara e delle migliore offerta in gara; successivamente all’approvazione del progetto esecutivo possono iniziare i lavori di ristrutturazione. Il contratto d’appalto è stato sottoscritto il 31 luglio 2012 e la prestazione contrattuale ha avuto inizio il 27 agosto 2012. L’impresa ha già effettuato le indagini strutturali e ha redatto il progetto esecutivo. L’attività di verifica del progetto esecutivo è stata completata dagli organi tecnici dell’Asp il 10 dicembre 2012 e pertanto è già possibile dare seguito all’approvazione del progetto esecutivo e successivamente all’inizio dei lavori. Per quanto riguarda il finanziamento comunitario posso affermare che le risorse previste non sono in pericolo. Le norme comunitarie prevedono il perfezionamento dell’impegno giuridicamente vincolante (aggiudicazione dell’appalto) entro il 2013 e la rendicontazione della spesa entro il 2015. A causa dei ricorsi presentati (tutti vinti dall’Asp), è avvenuto uno slittamento del cronoprogramma che comporterà un aggiornamento della conclusione dei lavori al 2014».
La nuova struttura perderà “pezzi”? La maggiore preoccupazione è per il reparto nascite e per la cardiologia. Come si fa a rassicurare i cittadini con la consapevolezza di ottimizzare le risorse?
«Relativamente all’assistenza cardiologica presso l’area d’emergenza saranno garantite le emergenze/urgenza nella loro immediatezza, in condizioni di sicurezza per gli utenti e per gli operatori, creando i presupposti per un’efficace e tempestiva stabilizzazione cardiologica dei pazienti, con la possibilità di una osservazione breve degli stessi. In tale ottica, mentre da un lato è previsto l’imminente trasferimento dell’Unità operativa di cardiologia da Mazara del Vallo a Castelvetrano, dall’altro nell’area d’emergenza l’assistenza cardiologica sarà assicurata da un adeguato numero di dirigenti medici che a turno opereranno in guardia attiva h24. Per quanto attiene invece il punto nascite è noto che in materia vige una normativa ministeriale a cui hanno fatto seguito disposizioni assessoriali alle quali nessuna azienda sanitaria può sottrarsi».
Se nascerà realmente, che ospedale sarà il nuovo “Abele Ajello” per la sanità del territorio?
«L’ospedale sarà dotato di 143 posti letto. Il ristrutturato edificio conserverà le Unità operative semplici e complesse come previsto in atto aziendale e nel documento di organizzazione. Le Unità operative temporaneamente trasferite, una volta ultimati i lavori, torneranno a Mazara del Vallo».
Nicoletta Borgia per “Condividere”