Il sorriso, gli occhi neri la sua forza di vivere si sono spenti nella calda estate del 2005. Un maledetto incidente a Pantelleria ha spezzato la vita di Stefano Bonomo a soli 15 anni. Grazie ai suoi genitori, Piero ed Emilia, i suoi organi oggi danno il respiro al suo amore che rivive in altre volti, in altre vite. «Sapevo che attraverso la donazione il filo della vita non si sarebbe spezzato – spiega la mamma Emilia Culoma – che alcuni sofferenti avrebbero trovato speranza, che il mio dolore non sarebbe stato solo un inutile strazio. Ma Stefano ha voluto di più; lui che studiava a Verona per diventare geometra ha mostrato ancora una volta il cuore generoso della Sicilia».
A Pantelleria Emilia Culoma ha dato vita al gruppo comunale dell’Aido, l’Associazione dei donatori di organi, dedicato proprio alla memoria di Stefano. In un’isola dove non si parlava di donazione è improvvisamente fiorita una nuova coscienza: «più di 150 persone si incontrano e si confrontano sulla vita che, spezzata in un ramo, torna a pulsare in altri rami attraverso l’amore e la solidarietà. Così un sorriso generoso, come quello del mio unico figlio, è stato capace di creare un percorso di solidarietà senza confini, dove noi siciliani abbiamo l’orgoglio di saperci dare, senza riserve, con amore».
Max Firreri per Condividere