[VERSO LA PASQUA/3] Nella messa crismale la benedizione degli olii sacri – IL VIDEO

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Se la storia del Triduo pasquale è complessa e travagliata ancora di più lo è l’organizzazione liturgica di questa mattinata del Giovedì santo che nelle tradizioni delle Chiese sia d’Oriente che d’Occidente appare come una scheggia che fuoriesce dal corpo quaresimale, restando fuori anche dalla dinamica della Pasqua. Chi poi si immagina che ci sia stata una prassi comune nelle Chiese occidentali o che i riti precedenti alla nostra riforma liturgica fossero il frutto di una unanime e costante tradizione si sbaglia di grosso. In generale si può dire che questa mattinata del Giovedì santo in antico veniva utilizzata da ogni Chiesa per soddisfare diverse esigenze pastorali legate alla chiusura della Quaresima e alla preparazione immediata dei riti pasquali.

IL VIDEO DELLA BENEDIZIONE DEGLI OLII SACRI

#CondividereTV, la benedizione degli olii sacri in Cattedrale a Mazara del Vallo

#CondividereTV La benedizione degli olii sacri stamattina in Cattedrale del Santissimo Salvatore a Mazara del Vallo. In cammino nella Settimana Santa verso la #Pasqua.

Publié par Diocesi Mazara / Condividere sur jeudi 29 mars 2018

Tra le più importanti c’era la riconciliazione dei penitenti che erano stati “scomunicati” il Mercoledì delle Ceneri e dopo aver fatto la loro lunga penitenza venivano riammessi alla comunione sacramentale. La Chiesa riammetteva i peccatori pentiti alla riconciliazione in quei giorni in cui si preparava a generare nuovi figli con il battesimo; e la riconciliazione era considerata come un nuovo battesimo. Questa prassi permane fino al secolo VIII, quando comincia a decadere la penitenza pubblica. C’era poi da adempiere agli ultimi scrutini dei catecumeni che la notte di Pasqua avrebbero ricevuto il battesimo. La mattina del Giovedì santo compivano la Redditio Symboli, cioè dovevano dimostrare di aver imparato il Credo a memoria e di conoscerne i contenuti. Gli antichi Sacramentari riportano così ben due messe al mattino del giovedì santo che si celebravano per tali scopi.

Sul finire del VII secolo il Papa al mattino “confezionava” (conficiebat) il crisma mentre demandava la benedizione dell’olio dei catecumeni e degli infermi ai presbiteri dei Tituli romani (le parrocchie di allora). Solo intorno all’anno 1000 troviamo una messa crismale vera e propria in area germanica, mentre a Roma a partire da papa Gregorio II (715-731) la benedizione degli olei venne introdotta nella messa in Coena Domini. Quando il Concilio di Trento vietò la celebrazione delle messe vespertine, quest’unica confusa ed elaborata celebrazione, della Cena e degli olei insieme, si svolgeva in ogni cattedrale il giovedì santo mattina; ma era una liturgia esclusivamente clericale e il popolo, quando e se c’era, non vi aveva parte. Il rito era la risultante dell’accorpamento di tradizioni le più diverse.

È stato grazie al Movimento Liturgico e allo studio certosino dei più valenti liturgisti che la riforma liturgica del Beato Paolo VI ha potuto conferire alla Messa crismale quella più logica e chiara sistemazione che era già nell’animo di papa Pio XII, fine conoscitore di testi liturgici antichi. Si sono così distinti due momenti liturgici al Giovedì santo: al mattino la Messa crismale e alla sera la Messa della Cena del Signore. Attualmente la Messa crismale, che viene concelebrata sotto la presidenza del Vescovo nella chiesa cattedrale la mattina del Giovedì santo, e che per motivi pastorali può essere celebrata anche la sera del mercoledì, esprime una grande ricchezza di contenuti teologici e di significati pastorali. La nuova fisionomia attribuitale dalla riforma post-conciliare è quella della festa del popolo sacerdotale che trae da Cristo “consacrato dall’unzione” la sua vera fisionomia. Dal senso cristologico dell’unzione crismale deriva il principio costitutivo della consacrazione dei fedeli e conseguentemente il nome di “cristiani”.

don Leo Di Simone per Condividere

LEGGI QUI LA PRIMA RIFLESSIONE [VERSO LA PASQUA/1]

LEGGI QUI LA SECONDA RIFLESSIONE [VERSO LA PASQUA/2]

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